Hai Bisogno di Aiuto? Contattaci per Assistenza. | 342.05.02.200 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. |
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Ottenere il rilascio di una concessione, autorizzazione o certificazione da parte del Comune può essere una pratica lunga, complessa e piena di insidie.
La prima, considerata l'inefficenza della pubblica amministrazione, è certamente la mancata risposta ad una istanza depositata al protocollo dell'ente comunale in proprio o attraverso il proprio consulente di fiducia, sia esso ingegnere, geometra, architetto o avvocato.
Se non hai ricevuto alcuna comunicazione dopo l'istanza regolarmente presentata per il rilascio di una concessione, autorizzazione o certificato da parte della pubblica amministrazione (sia essa il comune, la provincia, la regione o un altro ente pubblico) puoi ricevere un equo risarcimento del danno, vediamo come.
Si pensi al caso dell’imprenditore che chieda un’autorizzazione per lo svolgimento di un’attività commerciale, che non può essere intrapresa senza il preventivo consenso della pubblica amministrazione.
Questa situazione in termini tecnici viene chiamata silenzio inadempimento, per rimarcare una situazione particolarmente grave di inerzia della pubblica amministrazione nonostante l’istanza del privato.
Si parla di inadempimento perché lo stato è obbligato ad adempiere per disposizione di legge, coerentemente ai principi di buon andamento e gestione della funzione amministrativa.
La violazione dell’obbligo di procedere e provvedere può comportare la lesione giuridica del privato richiedente.
L’articolo 31 del codice del processo amministrativo prescrive che, decorso il termine per la conclusione del procedimento (previsto in via generale dalla legge 241/1990), il soggetto interessato può chiedere l’accertamento in sede giurisdizionale dell’obbligo di provvedere (in tribunale, davanti il giudice amministrativo) e del relativo risarcimento.
Il giudice amministrativo (TAR o Consiglio di Stato) può pronunciare direttamente sulla fondatezza dell’istanza (e pertanto attribuirvi immediatamente la licenza/la concessione/altro richiesto) solo se si tratta di una questione di facile soluzione, perché trattasi di attività vincolata (cioè non vi sia margine di discrezionalità perche una norma prevede un effetto preciso al verificarsi delle condizioni e fattispecie della stessa legge, senza bisogno di ulteriore attività istruttoria).
In caso contrario il giudice può comunque obbligare l’ente pubblico ad assumere una decisione in merito, tramite un regolare procedimento amministrativo (l’obbligo di fare) entro un determinato lasso di tempo espresso in giorni.
In tutte e due i casi sopra esposti il privato può chiedere la tutela risarcitoria a ristoro del danno ingiusto subito, con l'assistenza di un bravo Avvocato Amministrativista.
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